Le novità sul Fondo Vittime Amianto

La legge di bilancio 2021 approvata in Parlamento lo scorso mese di Gennaio, ha riservato conferme, novità ma anche una spiacevole notizia per le vittime di patologie legate all’esposizione all’amianto.

Se da un lato sono stati confermati e, oltretutto, resi strutturali i benefici previsti dal Fondo vittime amianto a favore dei malati di mesotelioma per esposizioni non professionali, dall’altro, la misura che riguarda le vittime di patologie asbesto correlate per esposizioni professionali, delude le aspettative delle vittime.

Ferma la reazione dell’associazione emiliano romagnola dei familiari e delle vittime dell’asbesto (Afeva).

Ecco cosa sta accadendo.

Dal 1° gennaio 2021, INAIL, attraverso il Fondo vittime amianto, erogherà una prestazione aggiuntiva ai soggetti che abbiano contratto la patologia asbesto correlata, o ai loro eredi.

Questa prestazione aggiuntiva (cumulabile al resto delle prestazioni spettanti a qualsiasi titolo) verrà elargita unitamente al rateo di rendita corrisposto mensilmente.

La misura, approvata in finanziaria 2021, ha portato questa rendita al valore fisso del 15% in modo strutturale, con una decurtazione di cinque punti rispetto alle tabelle previsionali pubblicate, questo il motivo delle recriminazioni dell’Afeva regionale e delle sigle sindacali.

Per i nuovi eventi, accertati dal 1° gennaio 2021, il Milleproroghe del Governo ha, inoltre, disposto che l’INAIL erogherà ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia o per esposizione ambientale, una prestazione una tantum, in unica soluzione, di 10.000 euro.

Sempre con la stessa decorrenza, non si applicherà inoltre l’addizionale a carico delle imprese, altro aspetto che fa storcere il naso all’Associazione delle vittime emiliano-romagnole in quanto considerato come “deresponsabilizzante”, evidenziando come tale introito avrebbe potuto coprire la percentuale di quota tagliata dalla rendita.

Il finanziamento complessivo previsto è comunque elevato e sarà in continua crescita arrivando a sfiorare i 51 milioni e mezzo nel 2030, al quale andranno poi sommati i 4,8 milioni di euro annui per coprire la spesa delle Vittime Ambientali e Familiari.

L’articolo 1, commi 360-361 della Legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio per il 2021) ha previsto, inoltre, un iter più veloce per il riconoscimento dei benefici previdenziali a favore dei lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario esposti all’amianto.