Il parapetto come linea vita per il tetto

Cos’è il parapetto?

parapetto sostantivo maschile [composto di para e petto].

Struttura verticale (per lo più fissa) in muratura o altro materiale, che in origine arrivava fino all’altezza del petto di una persona ma che attualmente non supera, di norma, quella dell’anca, posta al limite di un ripiano che si affaccia sulla strada o sul suolo sottostante, o sovrasta una scarpata, un burrone, ecc., allo scopo di proteggere persone o anche animali e veicoli da eventuali cadute nel vuoto

(Fonte: Treccani)

Il parapetto è un sistema anticaduta collettivo.

Per una tutela assoluta della sicurezza dei lavoratori in quota, l’adozione dei dispositivi di protezione collettiva è da considerare prioritaria, vediamo il perché.

Prevenzione dalle cadute dall’alto

Le cadute dall’alto rappresentano circa un terzo degli infortuni mortali sui luoghi di lavoro registrati dal sistema di sorveglianza Infor.MO dell’INAIL (Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali).

Dall’analisi dei dati presenti nell’archivio nazionale datato 2017, infatti è emerso che tra le principali modalità di accadimento degli infortuni le cadute dall’alto ricoprono il primo posto, con una percentuale pari al 33,1%, con picchi che in edilizia arrivano fino al 55%.

Sono soggetti a cadute in quota i lavoratori che devono operare ad un’altezza superiore ai due metri rispetto ad un piano stabile.

Per il complesso delle cadute dall’alto i dati evidenziano che quasi nel 31% dei casi la caduta è avvenuta da tetti o coperture.

La miglior arma per la sicurezza di chi opera in quota è la prevenzione e la corretta progettazione dei sistemi anticaduta.

La cosiddetta linea vita per il tetto ad esempio consta nell’installazione di sistemi di ancoraggio e metodi di lavoro adeguati. È assolutamente necessario fare il possibile per evitare la caduta dell’operatore.

Ma la caduta nel vuoto, anche se l’operatore è agganciato ad una linea vita, genera una forza di arresto tale da poter compromettere gli organi interni del corpo, così come possibile è il rischio di impatto contro una parete o un ostacolo sotto la copertura.  Il lavoratore potrebbe subire gravi danni all’apparato circolatorio qualora rimanesse sospeso per molto tempo.

Pertanto, in presenza di coperture piane o con una pendenza massima del 10% può essere installato un parapetto, che garantisce comunque una sicurezza permanente.

I parapetti Eneredil, conformi sia alla normativa UNI sia alle norme ministeriali, sono realizzati in alluminio anticorodal che ne garantisce un’alta resistenza alla corrosione elettrochimica tra le due leghe metalliche, nonché una durevolezza nel tempo.