Il Governo annuncia la proroga del Superbonus

Il ministro Daniele Franco ha confermato negli scorsi giorni  la proroga del Superbonus 110% presentando la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza.

Nell’introduzione del documento, infatti, si legge:

“Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI e agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi.”

In ogni caso, la scadenza non sarà troppo lontana in quanto, citando le parole del Ministro, si tratta per il Governo di una misura costosa che sul lungo periodo rischia di creare delle distorsioni economiche.

 

Le ultime novità sul fronte Superbonus 110: scadenze e semplificazione burocratica

Nel Decreto Legge n. 59 del 6 Maggio scorso si sono stabilite le varie scadenze che comunque concedevano maggiore tempo a varie categorie:

  • Per gli edifici unifamiliari il 30/06/2022;
  • Per edifici plurifamiliari e condominii il 31/12/2022;
  • interventi eseguiti da persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, (posseduti in esclusiva o in comproprietà) scadenza al 31/12/2022 se al 30/06/2022 si è raggiunto almeno il 60% dei lavori, altrimenti 30/06/2022;
  • interventi eseguiti su edilizia residenziale pubblica IACP: 31/12/2023 se al 30/06/2023 si è raggiunto almeno il 60% dei lavori, altrimenti 30/06/2023.

Il Decreto Legge del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021 ha assegnato le risorse economiche per il Bonus 110 in proroga per tutto il 2022.

L’ufficialità, invece, della proroga al 2023 dovrebbe essere disposta dalla prossima Legge di Bilancio, pubblicata poi entro fine anno sulla Gazzetta Ufficiale, pertanto bisogna attendere la conclusione della manovra di Governo.

Nel frattempo, però, lo stesso Governo Italiano, con il DL Semplificazioni Bis (77/2021), è intervenuto nel mese di Settembre per semplificare alcune procedure, provando così ad incentivarne l’utilizzo da parte dei cittadini.

Le modifiche apportate in materia, che si trovano sul Decreto Legge Semplificazioni, sono importanti.

Le sintetizziamo così:

  • Tutti gli interventi che danno diritto al Superbonus 110%, compresi quelli riguardanti le parti strutturali degli edifici (esclusi quelli che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici) sono ricompresi nella “manutenzione straordinaria” e, quindi, sono realizzabili mediante la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA).
  • Vengono ammessi i lavori eliminazione delle barriere architettoniche, anche se effettuati in favore di persone di età superiore a sessantacinque anni, prevua condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di miglioramento antisismico
  • Cambia per alcuni soggetti la determinazione del limite di spesa ammesso al Superbonus per le singole unità immobiliari.

 

Le politiche del Governo sul tema degli incentivi per il mondo dell’edilizia

La volontà del Governo è quella di attuare una politica ambientale al fine di ridurre le emissioni di C02 e i consumi, perseguendo le linee guida europee.

Inoltre, uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PRNN) che l’amministrazione pubblica italiana sta perseguendo, è iI miglioramento dell’efficienza energetica e l’adeguamento sismico degli edifici privati e degli immobili dell’edilizia sociale.

Il Superbonus 110%, infatti, consente a chi mette in sicurezza il proprio immobile rendendolo maggiormente efficiente, un beneficio molto interessante, fornendo un’occasione di rilancio per aiutare il settore dell’edilizia in questa faticosa ripartenza.

L’ENEA ha diffuso i dati aggiornati a fine settembre 2021  sugli investimenti relativi ad interventi meritevoli di Superbonus registrando, però, come l’incentivo abbia per ora riguardato solamente lo 0,3% degli edifici esistenti: il lavori completati corrispondono al 68,2%, che per il 50% dei casi sono condominii.

Il maggior numero di asseverazioni presentate si registra in Lombardia, a seguire Veneto, Lazio, Toscana e l’ Emilia-Romagna.

 

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