Procedure di rimozione amianto per la tutela della sicurezza nei cantieri 

L’ Inail ha pubblicato ad inizio 2021 un documento online finalizzato ad accrescere il livello di sicurezza nei cantieri e a fornire indicazioni basate su leggi, circolari, norme tecniche e linee guida, per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali in presenza di materiali contaminati da amianto.

Nel documento vengono indicate le procedure nella gestione dei cantieri di rimozione dell’amianto.

 Le istruzioni operative Inail per la tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita spiegano come affrontare le varie fasi, partendo da quelle “preliminari che prevedono l’accertamento della presenza di amianto o materiali contenenti amianto in qualsiasi contesto e l’effettuazione di una adeguata valutazione dei rischi”.

Le fasi preliminari, come riportate dall’istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, si distinguono in:

  • esecuzione di rilievi on-site e raccolta documentale;
  • mappatura dei Mca;
  • censimento macchine/ attrezzature;
  • valutazione dei rischi per singole aree;
  • valutazione delle criticità ambientali complessive;
  • valutazione dei rischi connessi con eventuali altre attività lavorative ancora presenti on-site;
  • predisposizione ed analisi degli scenari di dismissione possibili e successivo ripristino ambientale.

 

Dopo l‘analisi di tutta la documentazione strutturale dei luoghi e di eventuali impianti presenti, si potrà realizzare un’efficace pianificazione delle attività lavorative e ridurre il più possibile le eventuali interferenze.

 

Mappatura, bonifica e monitoraggio: procedure operative di rimozione amianto

Tutte le fasi di lavoro richiedono un piano di gestione rifiuti che permetta di assicurare la protezione sia ambientale che delle persone, rispettando le norme vigenti con riferimento agli adempimenti relativi ad autorizzazioni, comunicazioni, prescrizioni, oltre che la corretta spedizione dei rifiuti.

Importante è anche la documentazione comprovante la corrispondenza tra i quantitativi di rifiuti prodotti ed i quantitativi in uscita dallo stabilimento, e la loro etichettatura.

Gli interventi di bonifica preventivati in fase progettuale (specifica il documento) non sempre consentono di risolvere tutte le criticità riscontrate in cantiere, tuttavia (spiega l’INAIL) è fondamentale raccogliere le informazioni utili per valutare le situazioni specifiche in un secondo momento.

In sintesi, per le procedure di rimozione e bonifica amianto, è indispensabile definire:

  • la tipologia di intervento (incapsulamento, confinamento, rimozione);
  • i dettagli delle modalità operative (ambiente confinato? solo statico o statico e dinamico?);
  • le delimitazioni dell’area di lavoro (per evitare eventuali rischi da interferenza);
  • le modalità operative di cantiere;
  • i Dpc e Dpi adottati;
  • i piani di monitoraggio;
  • la durata dei lavori;
  • il numero di lavoratori coinvolti (tenendo conto anche dei turni degli operatori) e le loro professionalità.

Il documento “Bonifica da amianto: iter procedurali e figure professionali coinvolte. Istruzioni operative Inail per la tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita” in conclusione sottolinea l’importanza di accertamenti di eventuali pericoli per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori, anche in riferimento ad altri rischi come la presenza di ulteriori sostanze pericolose oltre l’amianto (sostanze radioattive, altri agenti cancerogeni), le cadute dall’alto, nonché instabilità delle strutture su cui si agisce.

 

Se hai bisogno di una consulenza in merito alla rimozione dell’amianto puoi contattare i nostri professionisti.