Energia rinnovabile e fotovoltaico

L’epidemia mondiale che ci ha colpiti rallenta l’economia, con risvolti che sono sotto gli occhi di tutti.

Tuttavia, ci sono alcuni settori (come quello energetico) che sono paradossalmente in crescita, in contrasto con i cali innescati dalla crisi sanitaria in molti altri segmenti ad esempio dello stesso settore.

Ad esempio, secondo il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA, Renewables 2020, Paris) l’energia rinnovabile registra una crescita record.

Il mercato ha raggiunto un grande primato nel corso del 2020, con 200mila MW (Mmegawatt) di nuovi impianti, che si confermeranno nell’anno in corso.

Le energie rinnovabili rappresentano quasi il 90% dell’aumento della capacità di potenza totale in tutto il mondo e raggiungeranno la crescita più rapida negli ultimi sei anni.

Il settore solare, eolico, idroelettrico non arrestano la loro corsa, al contrario di quelli relativi ai biocarburanti e all’uso industriale delle bioenergie.

Il rapporto registra come l’energia rinnovabile stia crescendo in tutto il mondo (in testa la Cina e gli Stati Uniti), grazie agli incentivi, mentre l’anno prossimo al top saranno India e l’Europa.

Nei primi dieci mesi del 2020, infatti, Cina, India e Unione europea hanno offerto il 15% in più della capacità di energia rinnovabile mondiale rispetto all’anno precedente.

I titoli quotati in Borsa di produttori e sviluppatori di apparecchiature solari hanno avuto risultati superiori alla media.

Gli esperti hanno inoltre osservato come la pandemia abbia in qualche modo “trattenuto” il completamento di molti investimenti, che però si sbloccheranno contemporaneamente nel giro di un anno causando sicuramente un effetto domino.

Tecnologie vincenti saranno l’eolico, l’energia idroelettrica ed il solare fotovoltaico.

Un articolo pubblicato a Dicembre su Our World in Data riporta un’analisi sulla sostenibilità (ambientale ed economica) delle energie rinnovabili rispetto a quelle derivate da carbone, gas e petrolio.

Queste ultime oggi rappresentano circa il 79% della produzione energetica mondiale e circa l’87% delle emissioni totali di CO2.

Dato poco confortante.

Nonostante le possibili alternative siano più sicure e pulite, rimane ancora il carbone la principale fonte di energia nel mondo, fornendo quasi il 40% dell’elettricità.

Da sottolineare, però, il calo del costo dell’’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici che dal 2009 a oggi, è diminuita di quasi 30 euro per Megawatt, mentre il prezzo del carbone è rimasto invariato.

Questo dato, quindi, si ribalta sull’impiantistica: grazie alla tecnologia, l’elettricità di una centrale a carbone oggi costa il 177% in più rispetto a quella prodotta da un impianto fotovoltaico.

In vista del raggiungimento degli obiettivi che l’Unione Europa ha stabilito per il 2030 (Quadro 2030 per il clima e l’energia), oggi il mercato del fotovoltaico sta attraversando una fase di forzata accelerazione, anche grazie agli incentivi che possono raggiungere la copertura del super bonus 110%.

 

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(Foto Credits by Macau Photo Agency on Unsplash)