Bando Agrivoltaico 2024: i sistemi ibridi agricoltura-energia

Il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha pubblicato il nuovo Decreto  volto a incentivare la realizzazione di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale.

Tra gli obiettivi del Ministero il raggiungimento, entro il 30 giugno 2026, di una potenza complessiva corrispondente ad almeno 1,04 GW e una produzione indicativa di 1300 GWh/anno.

Destinatario del decreto è il settore primario con focus sull’agricoltura e la zootecnia; il bilancio totale previsto per la concessione di contributi sarà di circa 1,1 miliardi di euro.

 

Cosa sono i sistemi agrivoltaici di natura sperimentale?

Denominato nel decreto anche impianto agrivoltaico avanzato, si tratta di un sistema che adotta in maniera congiunta:

  • soluzioni che non compromettono lo svolgimento delle attività di coltivazione agricola e pastorale, grazie al montaggio di moduli fotovoltaici elevati da terra, prevedendo la rotazione dei pannelli stessi;
  • sistemi di monitoraggio, sulla base delle linee guida CREA-GSE, per la verifica dell’impatto del passaggio al fotovoltaico sulle colture.

Il risultato sarà la presenza sui territori di sistemi ibridi agricoltura-produzione energetica.

Beneficiari ed esclusi dal bando

I soggetti beneficiari specificati nel decreto del MASE sono di due tipologie:

  • imprenditori agricoli (secondo l’art. 2135 CC) in forma individuale, societaria anche cooperativa, consorzi;
  • ATI (associazioni temporanee di imprese) che includano almeno un imprenditore agricolo.

Risultano invece esclusi:

  • soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume d’affari inferiore ai 7000 euro/anno;
  • imprese che hanno cominciato i lavori di realizzazione di un impianto prima della effettiva partecipazione al bando;
  • imprese su cui pende un ordine di recupero per effetto di una precedente decisione della Commissione Europea che abbia dichiarato gli incentivi percepiti illegali e incompatibili con il mercato interno;
  • soggetti richiedenti per i quali ricorra una delle cause di esclusione di cui agli articoli da 94 a 98, del decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36.

 

Qual è l’agevolazione per i beneficiari?

Il richiedente può ottenere un incentivo così ripartito:

  • un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
  • una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

 

Spese e interventi compatibili col Decreto

Le spese ammissibili riguardano, come è lecito aspettarsi:

  • la realizzazione di impianti fotovoltaici;
  • la fornitura e posa dei sistemi di accumulo;
  • la connessione alla rete elettrica nazionale;
  • l’acquisto di attrezzature per il sistema di monitoraggio;
  • gli studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
  • progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista;
  • direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori.

All’interno di questa cornice, gli interventi devono essere fatti nell’ottica di implementare degli impianti agrivoltaici avanzati.

È obbligatorio il possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto, insieme al possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva.

Inoltre:

  • la superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico;
  • l’altezza minima dei moduli dell’impianto rispetto al suolo deve essere di 1,3 metri nel caso di attività zootecnica e 2,1 metri nel caso di attività colturale;
  • la producibilità elettrica specifica dell’impianto non deve essere inferiore al 60 % della producibilità di un impianto fotovoltaico di riferimento;
  • deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale;
  • si dovrà rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm) ed evitare qualunque danno significativo all’ambiente.

 

Quando presentare domanda per il contributo?

Al momento attuale la scadenza e la procedura di presentazione domande è ancora da definire.

Il decreto è entrato in vigore il 14 febbraio 2024. Al GSE spetta il compito di predisporre le regole operative; entro 30 giorni dall’approvazione ministeriale delle regole verrà pubblicato il primo avviso per la presentazione delle istanze.

 

Ti terremo aggiornato/a sulle novità relative al bando.

Del resto, il fotovoltaico è la realtà più familiare per noi: progettiamo e installiamo gli impianti e siamo al tuo fianco dal primo sopralluogo al post-vendita.

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