I bonus fiscali 2024

Anno nuovo, incentivi nuovi (e confermati).

Il 2024 si apre sotto il segno delle agevolazioni dedicate alla sicurezza e alla salute sul lavoro, con la pubblicazione del bando Inail ISI.

Ma anche sul lato dei privati che vogliono investire sulla sostenibilità e il risparmio energetico ci sono buone notizie.

 

Il bando Inail ISI 2023

È stato pubblicato l’avviso del bando ISI dedicato alle imprese, con il quale Inail intende finanziare:

  • progetti per un miglioramento documentato delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori (rispetto alle condizioni preesistenti);
  • l’acquisto di attrezzature e macchinari innovativi per garantire una maggiore sostenibilità e, al tempo stesso, la riduzione del rischio infortunistico.

I beneficiari potranno ottenere un contributo pari al 65% delle spese ammesse al netto dell’IVA, per un massimo di 130.000 euro.

Le date di apertura e chiusura della procedura verranno pubblicate entro il 21 febbraio 2024.

 

I bonus sul risparmio energetico

L’arrivo dell’anno nuovo ci ha lasciati orfani del Superbonus 110 per cento, l’agevolazione fiscale destinata a trasformare le case italiane grazie a interventi finalizzati all’efficienza energetica e antisismici.

Attualmente, la detrazione è passata al 70% delle spese sostenute per i condomini e scenderà ancora al 65% nel 2025.

I proprietari di unifamiliari e villette, al contrario, non possono più accedere al bonus.

La buona notizia del 2024 è che altri bonus sono ancora a disposizione: in particolare, l’Ecobonus e il bonus Ristrutturazioni sono rimasti pressoché invariati e rimangono un valido aiuto per coloro che mirano al risparmio energetico.

 

Ecobonus 2024

L’Ecobonus, in vigore fino al 31 dicembre 2024, prevede agevolazioni destinate agli interventi di riqualificazione che aumentino la classe energetica dell’immobile.

Si può richiedere l’Ecobonus con aliquota al 65% in caso di:

  • riqualificazione globale;
  • coibentazione;
  • installazione di collettori solari termici;
  • installazione di caldaia a condensazione;
  • sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale.

La detrazione al 50% è valida per:

  • acquisto e posa di finestre comprensive di infissi e di schermature solari;
  • installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Se i lavori vengono commissionati per un condominio, l’agevolazione può raggiungere l’aliquota del 75% – rendendo l’Ecobonus più vantaggioso del Superbonus; e addirittura passare all’85% della spesa se si aggiungono anche interventi di riqualificazione antisismica.

 

Bonus Ristrutturazioni 2024

L’agevolazione è confermata per tutto il 2024 e consente ai beneficiari di recuperare fino al 50% delle spese sostenute per interventi di:

  • riqualificazione edilizia;
  • manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini).

Tra i lavori inseriti nell’elenco delle spese detraibili ci sono l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, il rifacimento degli infissi e gli interventi finalizzati al risparmio energetico.

Il tetto massimo di spesa è 96.000 euro per unità immobiliare. Inoltre si può accedere al Bonus Ristrutturazioni anche per i lavori realizzati in proprio.

 

Passare al fotovoltaico, oggi

In questi ultimi tre anni sono state molte le famiglie che hanno deciso di investire nel fotovoltaico con il sostegno delle agevolazioni fiscali. Infatti, l’installazione di impianti fotovoltaici era uno degli interventi aggiuntivi (o trainati) previsti dal Superbonus 110.

Tuttavia, nel 2024 è ancora fattibile realizzare interventi che incrementino il risparmio energetico: infatti, si può usufruire della detrazione al 50% per gli impianti fotovoltaici, con o senza batteria di accumulo.

Detto ciò, il fotovoltaico conviene davvero?

Il Rapporto Statistico GSE pubblicato l’anno scorso mostra che a fine 2022 sono stati installati in Italia oltre 1.225.000 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 25 GW e una produzione di oltre 28 TWh.

Per avere un’idea concreta del risparmio prendiamo come esempio un impianto fotovoltaico ad alta efficienza da 6KWp in una casa che consuma 3.000KWh all’anno.

La produzione media attesa dall’impianto è pari a circa 8.500KWh e supponiamo che l’impianto sia dotato anche di un sistema di accumulo.

Considerando i prezzi pubblicati da Arera per il servizio di tutela di un’utenza domestica validi per il terzo trimestre 2022 si ottiene un risparmio in bolletta grazie all’autoconsumo pari a 750€/anno nel caso di installazione di una batteria di accumulo.

Se la lancetta dei prezzi dell’energia è sempre più instabile, il fotovoltaico è il proiettile magico capace di fermarla, spostando il consumo sull’energia green autoprodotta.

 

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