La sicurezza dei lavoratori a contatto con l’amianto

Le fibre d’amianto sono responsabili di patologie ad esito infausto come l’asbestosi, il tumore ai polmoni e il mesotelioma.

Il problema diventa, se possibile, ancora più evidente se pensiamo che l’amianto persiste come inquinante ambientale a distanza di anni dalla promulgazione della legge quadro 257/92.

La contaminazione, che può essere provocata da fenomeni estremi come i terremoti, oppure da occultamenti illeciti di materiali contenenti amianto, coinvolge tutta Italia.

Accanto alla necessità di portare avanti la bonifica di questi territori sorge l’obbligo di un’attenta pianificazione e organizzazione dell’intero programma di lavori, a tutela dei lavoratori dell’amianto.

Sono proprio i lavoratori incaricati di svolgere le operazioni di bonifica a correre i rischi maggiori, perché sono esposti quotidianamente alle polveri di amianto.

Per questa ragione, nel 2020 è uscito un nuovo documento dell’Inail dedicato alla formazione dei lavoratori e dei gestionali, e agli iter procedurali da seguire nelle operazioni di bonifica da amianto.

 

Formazione continua per la sicurezza dei lavoratori

Il documento dell’Inail elaborato dal DIT (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e degli insediamenti antropici) riporta informazioni molto dettagliate sui diritti e i doveri dei lavoratori, del datore di lavoro e dei gestionali in materia di prevenzione dei rischi connessi all’amianto.

I datori di lavoro devono far sì che i lavoratori dell’amianto ricevano una formazione specifica, secondo quanto dichiarato dal D. Lgs. 81/08.

Questa deve svolgersi a cadenza regolare e in particolare è prevista in caso di:

  • assunzione di un nuovo lavoratore;
  • introduzione di nuove tecnologie, nuove attrezzature, nuove sostanze chimiche potenzialmente pericolose;
  • trasferimento oppure cambiamento di mansione.

I lavoratori sono obbligati a seguire la formazione, e questa deve essere facilmente comprensibile perché possano apprendere le conoscenze necessarie senza fraintendimenti o errori.

Bisogna tenere conto della presenza di lavoratori stranieri e delle eventuali barriere linguistiche durante il percorso formativo.

 

Il percorso formativo sulla sicurezza nella bonifica dall’amianto

Il percorso di formazione dei lavoratori si focalizza su una serie di argomenti imprescindibili per un’azienda a norma di legge.

  • Conoscenza dei diritti e dei doveri dei vari soggetti aziendali;
  • l’amianto e i suoi effetti sulla salute, l’effetto sinergico del fumo di sigaretta e di altri fattori;
  • i materiali che possono contenere amianto;
  • quali operazioni espongono i lavoratori all’amianto;
  • la selezione, la funzione, l’utilizzo e i limiti dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
  • le procedure di lavoro sicure;
  • l’addestramento all’uso corretto di attrezzature, sostanze chimiche, macchine e impianti;
  • l’eliminazione dei rifiuti;
  • come effettuare le procedure di decontaminazione e di emergenza;
  • l’importanza della sorveglianza medica;
  • conoscenza degli organi di vigilanza, controllo e assistenza.

Concordiamo con l’obiettivo finale dell’Inail che è la diffusione di una cultura della sicurezza.

Nel nostro settore, gli incidenti e le conseguenze negative per la salute vengono fuori quando delle lacune nella formazione dei lavoratori, del datore di lavoro, e degli altri soggetti aziendali portano a sottovalutare il pericolo rappresentato dalle fibre di amianto: un pericolo invisibile a occhio nudo dal quale bisogna proteggersi consapevolmente.

 

Leggi il documento integrale dell’Inail per gli approfondimenti sulla formazione

 

Eneredil è un’azienda specializzata nelle operazioni di bonifica e smaltimento dell’amianto.
La sicurezza, l’esperienza dei nostri tecnici, e l’impegno al recupero dei territori contaminati sono i punti fermi della nostra attività. Contattaci.