Chiamata all’agrivoltaico: il decreto Parco Agrisolare 2023

È dell’inizio di luglio la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto Parco Agrisolare, che mette a disposizione del settore primario un miliardo di contributi a fondo perduto per passare al fotovoltaico.

Sono almeno due gli antefatti alla base di questo provvedimento.

Il settore agricolo è responsabile di circa il 7% delle emissioni di gas serra in Italia, secondo un report di Ispra, e la zootecnia è responsabile, da sola, di oltre il 70% delle emissioni agricole.

A questi numeri si aggiunge la stretta dell’Unione Europea sulle emissioni di gas serra. Nel 2022 è stato raggiunto un accordo per ridurre le emissioni nette di almeno il 50% entro il 2030; anche l’agricoltura è nel mirino.

Perciò, il decreto Parco Agrisolare è una misura per venire incontro alle imprese che devono adeguarsi ai nuovi standard di produzione energetica, ma anche per incentivare forme di autoconsumo e autonomia rispetto alle oscillazioni dei prezzi dell’energia sul mercato.

 

Chi può ricevere aiuti per passare all’agrivoltaico?

Il decreto disciplina gli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, Componente 1 nei settori:

  • agricolo
  • agroindustriale

Il contributo di un miliardo a fondo perduto è stato suddiviso in aliquote. Ad essere privilegiate negli aiuti sono le imprese che installano i pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo: per questo tipo di intervento il decreto concede contributi a fondo perduto fino all’80%.

Infatti, come riportato nella Gazzetta Ufficiale, per un’azienda che vuole investire nel fotovoltaico per la produzione di energia, gli impianti sono ammissibili agli aiuti se l’obiettivo dell’azienda è di soddisfare il suo fabbisogno energetico e se la capacità produttiva annua non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola.

Altra cosa molto interessante è la possibilità di accedere agli aiuti nel caso dell’autoconsumo condiviso, cioè più aziende in forma aggregata, purché realizzino l’investimento con l’obiettivo di soddisfare al più il fabbisogno energetico di tutti i soggetti beneficiari.

 

I limiti massimi del decreto Parco Agrisolare

Oltre a considerare le aliquote di contributo, questo nuovo bando mette nero su bianco i massimali di spesa e di potenza installabile:

  • potenza massima installabile 1000 kw/p;
  • spesa massima per sistemi di accumulo 100.000 €;
  • spesa ammissibile per dispositivi di ricarica max 30.000 €;
  • il singolo beneficiario può spendere massimo 2.330.000 € contando anche le spese accessorie (come la rimozione dell’amianto)

Ci sono anche dei limiti temporali.

Infatti, i beneficiari sono tenuti a realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi fatti entro il 30 giugno 2026.

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